Abstract:
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Il centenario della "scienza dei sogni" ha riproposto ancora una volta il problema dell'instabile quanto decisivo legame tra psicoanalisi e scienza. La controversa scientificità della giovane disciplina psicoanalitica ha occupato - con fortune alterne - la seconda metà del secolo, e in forme che questo testo contribuisce a indicare come sintomatiche. Il testo svela infatti il retroscena del dibattito attuale su questo problema classico, individuandone le origini nella riflessione di alcune grandi figure del XX secolo, mostrandone alcune discontinuità e linee di frattura. Il dibattito sull'epistemologia psicoanalitica del secondo dopoguerra viene ricostruito attraverso una ricerca di fonti multiple, a volte 'laterali', e proprio per questo interessanti: articoli d'occasione, atti di convegni, corrispondenze, documenti privati e d'archivio mostrano le pieghe singolari, quasi cliniche, l'altra scena della controversia, che vede come protagonisti numerosi filosofi (Carnap, Lakatos, Grünbaum, Hook, Ricoeur), psicoanalisti di spicco (Hartmann, Kris e Rapaport e in altro modo Lacan), psicologi e psichiatri (Eysenck, Skonner e Szasz). Numerosi aspetti oscuri del dibattito risultano così in una maggiore definizione, e prendono rilievo alcuni dettagli sintomatici: il ruolo di Carnap, o la famosa "condanna senza appello" di Nagel, l'importanza della psicoanalisi per la scuola wittgensteiniana. Particolare attenzione è richiamata dalla ben nota ostilità popperiana nei confronti del freudismo, rispetto a cui emerge il ruolo inedito del dissidio tra Breuer e Freud, e l'influenza di Bühler, sullo sfondo della grande Vienna. Attraverso differenti modelli interpretativi il testo vuole fornire una mappa storico-culturale che consenta al lettore di ricollocare il dibattito e di orientarsi in questo affascinante scenario, per coglierne la portata critica attuale. Il lavoro non si vuole quindi rivolgere soltanto all'epistemologo o allo storico, ma anche a psicologi e psicoterapeuti, e più in generale ai cultori delle scienze umane interessati ai fondamenti delle proprie discipline per quanto esse sono debitrici alla psicoanalisi. Questo dibattito offre oggi un grande insegnamento metodologico e misura la capacità di una scienza del soggetto di incidere nel disagio della civiltà, da cui lo sviluppo della scienza non è assente. Il testo, arricchito da una bibliografia ragionata, orientativa di percorsi di ricerca, contiene alcuni brevi scritti inediti di Karl Popper.
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